Si attendeva questa partita con la tensione di sempre. La sfida è un classico del rugby del Nord Ovest, e la tensione altissima. La squadra materasso, il Volvera, una novità. Il primo match vedeva in campo questi ultimi e il Cus Torino. Il Cus dava subito l’impressione di essere più squadra, meglio disposta in campo, atleticamente preparata. Le difficoltà a chiudere gli spazi del Volvera favorivano il gioco di apertura verso le ali, veloci e sempre in superiorità numerica, con un sostegno costante che portava in meta più volte il Cus Torino. La tensione cominciava a salire.
E via con la seconda partita, quella più attesa dai ragazzi e dal folto pubblico. La partenza dell’Ivrea era fulminante, sfruttando la percussione centrale delle seconde linee e una certa superiorità fisica sui punti di incontro, la palla passava di mano in mano sfruttando anche una certa abilità nel calciare. Il Cus tentava di arginare la pressione in ruck ma lasciava sguarnite le retrovie favorendo un paio di bei calci e corsa a seguire. Portatosi in avanti di due mete senza realizzare le trasformazioni, l’Ivrea subiva un po’ il ritorno del Cus. Un pasticcetto difensivo, con un disimpegno un po’ affrettata manteneva la calma favorito dalle virtù di imperturbabilità dei genitori che a bordo campo infondevano sicurezza e serenità al team, irraggiando una potente energia positiva. E sullo scadere del secondo tempo arrivava la meta definitiva, con una galoppata all’angolo destro lasciato sguarnito dalla difesa del Cus Torino. Trasformazione e definitivo 17-5.
La seconda partita con il Volvera si preannunciava di più facile soluzione e coach Bellafiore metteva in campo gli esperimenti, dando spazio a formazioni inedite. C’è da dire che il gran numero di 24 ragazzi a disposizione di Luca è un bel cruccio e si apprezza la bravura di riuscire a far giocare tutti, in modo da permettere di fare esperienza anche ai debuttanti. Fra l’altro menzione d’onore a una discesa di Mattia Rimerici sulla fascia che si guadagnava un placcaggio di quelli che ti fanno entrare il mestiere. Forse il calo di tensione, forse l’inesperienza, l’Ivrea soffriva di un gioco meno brillante, concedendo una meta al Volvera, bravi tutti.