IVREA-CAPOTERRA 19-21 (9-13)

 

FORMAZIONE: Neethling, Steyn, Attye, Beratto, Tolnai M., Diaz Escudè, Valsecchi (Tarabella); Spinelli, Meneghetti (Munoz), Ilucas, Neviani, Macrì L., Macrì S.(Barbuscia), Trinchera (Fasoli), Sanfilippo. Del Grosso, Molinatti Gal, Candellieri.

 

Seconda sconfitta interna stagionale al termine di una partita molto equilibrata con l’Ivrea che ha tenuto più a lungo il comando del gioco ma complice la difesa degli ospiti e qualche errore di troppo non è riuscita a concretizzare le azioni offensive, mentre il Capoterra con esperienza e determinazione ha chiuso la partita in rimonta.

 

L’Ivrea scende in campo ancora in emergenza per le molte assenze in tutti i reparti, giornata complicata dal clima piovoso con difficoltà per tutti nella gestione dell’ovale subito evidenziata da molti errori di handling. Gli eporediesi fanno valere subito una superiorità in mischia chiusa (che continuerà per tutto l’incontro) e segnano su punizione i primi 3 punti con Neethling che sarà poi il mattatore dell’incontro. La partita scivola con molto gioco al piede e qualche tentativo di percussione fino a metà tempo sul 6-3 per i padroni di casa, quando una scelta non ottimale del gioco alla mano facilita l’intercetto di Brui che vola in meta per il 10-6 dei sardi. L’Ivrea reagisce bene e dopo una profonda azione fallita per poco sulla meta segna ancora su punizione, mentre un’altra viene inopinatamente annullata dall’arbitro nonostante la segnalazione dei guardalinee. Capoterra replica ancora al piede prima della fine del tempo.

 

Ripresa che vede l’Ivrea più intraprendente e dentro il gioco mettendo a frutto la superiorità del pack: nei primi 20’ arrivano così un calcio e una splendida meta al largo di Neethling che portano il risultato sul 19-13 per i verdeblu. Qui però l’Ivrea pecca della solita inesperienza nella gestione della partita permettendo con qualche fallo ed errore di troppo al Capoterra di rientrare in gioco: una punizione e una meta a 6’ dalla fine danno il vantaggio definitivo agli ospiti, nonostante ancora un’opportunità su punizione stavolta fallita.