da “la Sentinella del Canavese” del 19.02.18
di Massimo Sardo
IVREA. Prosegue la marcia trionfale dell’Ivrea rugby che, sul terreno amico del Diego Santi di San Giovanni, ha la meglio sul filo di lana sul Cus Pavia, battuto 23-18. La giornata uggiosa con freddo pungente e nuvole minacciose durante tutti gli ottanta minuti di gara, ha tenuto lontano dagli spalti numerosi tifosi. Per i ragazzi allenati da Giulio Mingione non si è rivelata certo una passeggiata contro gli universitari del Cus Pavia. Padroni di casa che sfruttano appieno il piede di Stefano Cardella nei primi 10’ passando in vantaggio con calcio piazzato prima ed un drop poi. Gli ospiti non stanno a guardare ed accorciano le distanze su punizione e subito dopo vanno in testa grazie ad una meta scaturita da una giocata al largo e sul parziale di 8-6 per il Cus si chiude la prima frazione.
Nei secondi 40’ sono ancora gli universitari a rendersi pericolosi passando in successione per due volte oltre la linea di meta, la prima grazie al reparto di mischia poi con un’azione veloce sui tre quarti (6-18). Ma l’Ivrea ci crede e, sospinta da un tifo assordante, accorcia le distanze su calcio piazzato di Stefano Cardella, mentre Pavia si becca due “gialli” che alla fine saranno fatali. Sale così in cattedra Francesco Campanale che realizza le due mete nel finale entrambe trasformate dal solito Cardella.
Alla fine decisamente soddisfatto Giulio Mingione: «Una vittoria del gruppo, dal primo all’ultimo ed allora vorrei elogiare la panchina insuperabile e decisiva come non mai. Onestamente – continua Mingione – senza quei due gialli nel finale non so come sarebbe andata a finir. Certo è che noi abbiamo ancora una volta dimostrato che non molliamo mai fino al fischio finale. Nel rugby si gioca con le mani, ma si vince con i piedi. Il Cus Pavia si è dimostrata la miglior squadra vista qui al Diego Santi anche se a mio avviso la miglior squadra vista qui è proprio l’Ivrea».