Bella giornata di sole sul campo di Novara, tra capannoni abbandonati, autostrada, DeAgostini e villette a schiera con i comignoli storti, campo in perfette condizioni fangose come piace ai ragazzi. Perfetto, ci si sente a casa. I ragazzi stupiscono per la loro tranquillità, in pullman sembrano sono angelici. Verso il retro pullman si stappano bottiglie, gita gogliardica. Sarà la tensione o la convinzione nei propri mezzi sta di fatto che la squadra sembra fiduciosa. Il lieto passatempo è un videogioco, probabilmente inventato da un rugbista pastore: sullo schermo del telefonino, diviso in varie corsie, dei pecoroni di stazza variabile e corna proporzionate, si combattono a testate su delle corsie. Scopo del gioco, guadagnare la corsia spingendo l’avversario in un crescendo di stazza degli ovini.
Il commento tecnico della giornata è parziale, quello che ho potuto notare è stato un gran lavoro dei tre quarti (0,75 l) che nel giro di pochi minuti sono stati prosciugati. Per fortuna le seconde linee venivano prontamente in soccorso con un bag in box da 5 lt e il pomeriggio passava in allegria, ragionando sul bouquet armonioso e valutando la possibilità di procurarsi un fornelletto da campeggio e una pentola per il vin brulé, almeno fino a primavera.
In partita, l’Ivrea ha cominciava fortissimo spingendo subito sull’acceleratore e portandosi in vantaggio di 3/4 mete (0,75cl). Per quel che si era visto a casa, si sperava di vedere una partita più combattuta. Il Novara, nel secondo tempo riusciva a impensierire l’Ivrea che comunque teneva campo concludendo la partita inviolato. Il pallone, calciato alto nel cielo, sembrava un tappo di bottiglia a capodanno, e il gioco spumeggiante con catenelle di bollicine fitte, tagliava un po’ il morale ai Novaresi, che si facevano un po’ demoralizzare.
Il secondo match con il Volpiano si svolgeva tra un bicchiere e l’altro, osservando il bel gioco dei ragazzi, per la verità un po’ più impacciato del primo tempo con il Novara. La mischia cominciava a patire un po’ di barcollìo… no, scusate, la mescita pativa il barcollìo. A bordo campo si apriva la manovra (sopratutto verso la zona fiaschetta) grazie al movimento a cavatappi, dall’interno verso l’esterno, ma forse sto facendo un po’ di confusione.
Buono il vino, belle le partite, anche l’ultima Novara-Volpiano vinta dai padroni di casa, grazie a una superiorità fisica e una migliore organizzazione di gioco.
Prosit.